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Diritto

DIRITTO



DIRITTO ALL'OBLIO

Il diritto all'oblio (art. 17 del Regolamento del GPDP – Garante per la Protezione dei Dati Personali) si configura come un diritto alla cancellazione dei propri dati personali in forma rafforzata.
Si prevede l'obbligo per i titolari (se hanno "reso pubblici" i dati personali dell´interessato) di informare della richiesta di cancellazione altri titolari che trattano i dati personali cancellati, compresi qualsiasi link, copia o riproduzione.

Ha un campo di applicazione più esteso di quello di cui all'art. 7, comma 3, del Codice della Privacy, poiché l'interessato ha il diritto di chiedere la cancellazione dei propri dati, per esempio, anche dopo revoca del consenso al trattamento.












Diritti umani

PROTEZIONE DEI DIRITTI UMANI

Dalla Magna Charta Libertatum – considerata come la prima carta che tratta l’inviolabilità dei diritti individuali rispetto a ogni arbitrio di potere - del giugno 1215, anche se solo in parte, sono stati concessi dal re alcuni diritti ai nobili, come parte del potere giudiziario del sovrano istituendo un tribunale composto di persone di pari ceto dell’individuo sottoposto a giudizio e in conformità alle leggi in vigore, o il giuramento da parte del re di non imporre più alcuna tassa senza l’approvazione del Consiglio comune del regno, un’assemblea costituita da nobili feudatari.

Successivamente, dal 20°secolo, si era sentito il bisogno di un nuovo cambiamento dopo le due guerre mondiali che avevano insanguinato quasi tutto il mondo.

Vennero istituite delle organizzazioni mondiali per la prevenzione della pace e della sicurezza mondiale come l’ONU ( Organizzazione delle Nazioni Unite).
Il suo obiettivo era quello di prevenire futuri conflitti, fondata il 25 aprile 1945 da i 50 governi che si incontrarono a San Francisco per una conferenza iniziando a redigere la Carta delle Nazioni Unite, entrata in vigore poi il 24 ottobre dello stesso anno.
Nella Carta, gli obiettivi includono il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, la protezione dei diritti umani promuovendo e incoraggiando i loro rispetto e delle libertà fondamentali per tutti senza distinzioni, la fornitura di aiuti militari, la promozione dello sviluppo sostenibile e il rispetto del diritto internazionale.
Venne adottata dall’organizzazione la Dichiarazione universale dei diritti umani-approvata dall'Assemble delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948- che proclamava i diritti civili, politici ed economici fondamentali che devono essere comuni a tutti gli esseri umani.
Questa Dichiarazione funge da programma standardizzato per tutti i popoli e tutte le nazioni, piuttosto che un documento giuridicamente vincolante.

Con dimensioni molto più piccole venne creata poi la Comunità economica europea con il Trattato di Roma nel 1957. Dal 1993 con il Trattato di Maastricht, con basi per una più solida integrazione, questa comunità si trasforma in Unione Europea.
L'UE è dotata di un proprio ordinamento giuridico e costituisce un’unione sovranazionale-ossia un'associazione di stati sovrani che è però dotata di poteri propri sovrani e di un ordinamento giuridico indipendente dagli stati membri- distinguendosi in questo modo da qualsiasi organizzazione internazionale.
I suoi scopi fondamentali dichiarati sono l’incremento del benessere dei suoi cittadini e il rafforzamento della tutela dei diritti umani.

Per poter accedere a queste organizzazioni gli stati che vogliono entrare devono avere un’indipendenza economica, una limitazione della loro sovranità per poterla dare all'organizzazione alla quale vogliono entrare e soprattutto difendere, proteggere e promuovere i diritti umani fondamentali.

Venne creato poi il Consiglio d’Europa, organizzazione internazionale il cui scopo è promuovere la democrazia, i diritti umani, l’identità europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali in Europa e fu fondato nel 1949 con il Trattato di Londra.
L’obiettivo della sua istituzione era quello di evitare che le atrocità della seconda guerra mondiale si ripetessero.
Il Consiglio d’Europa esercita la funzione di conseguire questo scopo, intervenendo sul rispetto dei diritti umani.




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