DIRITTO
Dal caso di Katharine Gun è stato ispirato un libro, "The Spy who Tried to Stop a War"; in seguito un film, "Official secrets", girato da Gavin Hood nella primavera del 2018 e pubblicato nel 2019. É importante sottolineare che il regista ha voluto narrare la vicenda rispettando la realtà dei fatti, nonostante il rischio di censura da parte di alcuni paesi. Sia nel film che nel libro viene pronunciata una frase significativa: “Tutte le informazioni per l’opinione pubblica andrebbero rese pubbliche”.
Nel caso della nostra nazione potremmo parlare di diritto di cronaca, sancito dai primi commi dell’articolo 21 della nostra Costituzione, il quale consiste proprio nel diritto a pubblicare tutto ciò che è collegato a fatti e avvenimenti di interesse pubblico o che accadono in pubblico. Questo diritto è riconosciuto dall’ordinamento italiano tra le libertà di manifestazione del pensiero. La collettività ha quindi il diritto di essere informata segnatamente su quei fatti in grado di fornirle una visione globale e il più possibile precisa della società, in modo da porla nelle giuste condizioni per un corretto e consapevole esercizio della sovranità. Fatti, cioè, per i quali vi sia un reale interesse pubblico alla loro conoscenza.
Su un piano più generale e dunque a livello Europeo citiamo la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo firmata nel 1950 dal Consiglio d'Europa, la quale è un trattato internazionale volto a tutelare i diritti umani e le libertà fondamentali in Europa. In particolare menzioniamo l’articolo 10 che dice: ”Ogni persona ha diritto alla libertà d'espressione. Tale diritto include la libertà d'opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza ingerenza alcuna da parte delle autorità pubbliche e senza alcuna considerazione di frontiera.”. Dunque è evidente che ogni individuo ha il diritto di esprimere la propria opinione e di diffondere informazioni di valore nazionale allo scopo di ragguagliare la comunità.
Al secondo comma l’articolo aggiunge:” L’esercizio di queste libertà, comportando doveri e responsabilità, può essere sottoposto a determinate formalità, condizioni, restrizioni o sanzioni previste dalla legge e costituenti misure necessarie in una società democratica, per la sicurezza nazionale, l’integrità territoriale o l’ordine pubblico, la prevenzione dei disordini e dei reati, la protezione della salute e della morale, la protezione della reputazione o dei diritti altrui, o per impedire la divulgazione di informazioni confidenziali o per garantire l’autorità e la imparzialità del potere giudiziario.”. Riconoscendo quindi che ad ogni diritto corrisponde un dovere è chiaro che vi sono delle limitazioni collegate alla possibilità di diffondere notizie. Ogni stato deve quindi determinare quali sono queste limitazioni, allo scopo di evitare disordini pubblici, fuoriuscite di informazioni capaci di ledere la sicurezza nazionale e di difendere la dignità e i diritti fondamentali altrui.